Esso tende a perseguire i seguenti obiettivi:
- prevenire o limitare pericoli alle persone;
- coordinare gli interventi del personale a tutti i livelli, in modo che siano ben definiti tutti i comportamenti e le azioni che ogni persona presente nell’Azienda deve mettere in atto per salvaguardare la propria incolumità e, se possibile, per limitare i danni ai beni e alla struttura dell’edificio;
- individuare tutte le emergenze che possano coinvolgere l’attività;
- definire esattamente i compiti da assegnare al personale che opera all’interno dell’Azienda, durante l’emergenza.
Il piano di emergenza ed evacuazione deve contenere nel dettaglio:
- le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di emergenza;
- le procedure per l’evacuazione del luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti;
- le disposizioni per chiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco e per fornire le necessarie informazioni al loro arrivo;
- specifiche misure per assistere le persone disabili.
Il piano di emergenza deve identificare un adeguato numero di persone incaricate di sovrintendere e controllare l’attuazione delle procedure previste.
Ad eccezione delle aziende soggette a controllo da parte dei Vigili del Fuoco, per i luoghi di lavoro ove sono occupati meno di 10 dipendenti, il datore di lavoro non è tenuto alla redazione del piano di emergenza, ferma restando l’adozione delle necessarie misure organizzative e gestionali da attuare in caso di incendio.
Per informazioni, preventivi o un appuntamento chiamare MODI® al numero verde 800300333 o scrivere a modi@modiq.it .